sabato 22 febbraio 2014

3- Diaframma - disCorso di fotografia

Teoria




Secondo elemento che influisce in maniera determinante nella buona riuscita di una fotografia è il diaframma,  nel capitolo del disCorso Una Fotografia lo abbiamo definito come “lente”, è un errore voluto al fine di far comprendere il concetto di elemento che si interpone tra la luce e sensore della fotocamera.
Il diaframma è composto da una serie di lamelle che si posizionano in modo circolare (o quasi) per creare un’apertura che permetta alla luce di passare e arrivare alla superficie sensibile della nostra fotocamera. Agendo sull’apertura del diaframma potremo variare la quantità di luce che passa attraverso, questa quantità passerà in modo costante per tutto il tempo che abbiamo impostato con il Tempo di esposizione.



La scala di valori che l’apertura del diaframma permette va da 1 che corrisponde alla totale apertura possibile, le lamelle del diaframma saranno completamente aperte e permetteranno alla luce di passare nella loro totalità. Possiamo arrivare fino a valori numerici di apertura molto grandi (f:45 o f:64) che lasceranno passare una quantità di luce veramente molto ridotta.
La scala dei possibili diaframmi è stata così standardizzata:

f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64
Nelle nostre fotocamere troveremo però anche valori intermedi ad esempio F/1,8 o F/3,6
Passando da un valore al successivo nella scala (spostandoci quindi di uno stop) otterremo il raddoppiamento o dimezzamento della quantità di luce che ha la possibilità di raggiungere il nostro sensore.
Analogamente al tempo di scatto, anche variando di uno stop l’apertura del diaframma otterremo un dimezzamento o raddoppio della quantità di luce che arriva alla nostra fotocamera.

Possiamo quindi affermare che per mantenere un rapporto costante di illuminazione della nostra fotografia se aprissimo il diaframma dovremmo ridurre il tempo di scatto e al contrario chiudendo il diaframma dovremmo aumentare il tempo di scatto.
Ora sappiamo che modificando il tempo di scatto possiamo interagire con l’effetto mosso, per escluderlo o evidenziarlo a nostro piacimento. Variare il diaframma invece permette di modificare la profondità di campo.
Per profondità di campo si intende lo spazio davanti e dietro al nostro soggetto messo a fuoco correttamente che sarà anch’esso nitido.
Quando mettiamo a fuoco un punto della nostra fotografia renderemo nitido tutto ciò che si trova alla medesima distanza che intercorre tra noi e quel punto. Ma non solo, anche una parte degli oggetti posizionati prima e dopo il soggetto messo a fuoco risulteranno nitidi. Questo spazio nitido intorno al punto perfettamente a fuoco è ripartito 1\3 davanti al soggetto e 2\3 dietro.

     f/4:
     f/8:
  f/11:


Agire sul diaframma permette di aumentare o diminuire la quantità di spazio correttamente a fuoco prima e dopo il soggetto.
Mantenendo valori alti di diaframma (molto chiuso) avremo una  zona nitida molto ampia, diminuendo i valori di apertura di diaframma (sempre più aperto) otterremo una zona nitida sempre più ridotta.

 

 Esercizi


1-      Esercizio numero 1
Per applicare i concetti espressi in questo disCorso sul diaframma e la profondità di campo impostiamo la fotocamera su “Program” o “ programma AE” rappresentata dal simbolo P, possiamo selezionare ISO 400, come abbiamo imparato questa impostazione sceglierà in automatico le coppie di valori migliori per ottenere una corretta illuminazione della scena. In questa modalità le fotocamere tendono per impostazione a privilegiare profondità di campo più ampie, quindi diaframmi maggiormente chiusi. Sperimentiamo, modificando le coppie di valori, fino a che punto è possibile aprire il diaframma o chiuderlo per ottenere una fotografia di nostro gradimento.

2-      Esercizio numero 2
Per comprendere meglio i concetti trattati impostiamo la fotocamera su “Priorità Apertura” o “Aperture Value” indicato sulla nostra fotocamera con Av, scattiamo fotografie sperimentando diverse aperture di diaframma per capire quale effetto otteniamo sulla fotografia. Proviamo a scattare fotografie a scene ricche di soggetti su diversi piani, cerchiamo di analizzare quale diaframma è necessario impostare per avere a fuoco solo un soggetto di nostro interesse oppure tutti i soggetti presenti nell’inquadratura.


 

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere passato da qui. Se ne hai voglia lasciami un messaggio, anche se non rispondo sempre, mi fa piacere leggerlo.

Thanks for stopping by here. If you want to leave me a message, though not always answer, I'm glad to read it.